Risparmio energetico
Il risparmio energetico e il passaggio a fonti di energia pulita e rinnovabile sono argomenti sempre più importanti in Italia e nell’Unione Europea. Basti pensare che nel nostro Paese è stato approvato nel 2018 il Piano d’azione nazionale per l’efficienza energetica, in breve PAEE, in cui vengono segnalati progetti e buone pratiche affinché possiamo raggiungere gli obiettivi prefissati entro il 2020 (in conformità alla direttiva 2012/27/UE). L’obiettivo primario è quello di sostituire almeno 20 milioni di tonnellate di petrolio con sistemi più innovativi e puliti, che risultano essere anche più efficienti in termini di costi e risparmio per le singole famiglie, per le imprese e per la pubblica amministrazione.
Per favorire il risparmio energetico il governo italiano in concerto con il Ministero per l’Ambiente ha predisposto una serie di incentivi e sgravi fiscali che possono essere utilizzati per sostituire i vecchi impianti di riscaldamento inquinanti con classi di risparmio ed efficienza energetica superiori. L’adeguamento è obbligatorio per gli edifici recentemente ristrutturati e di nuova costruzione, vediamo nel particolare tutte le normative relative al risparmio.
Certificazione di risparmio energetico APE
La Certificazione APE, che deve essere redatta da professionisti nel settore, ovvero una società di servizi energetici ESCO o un tecnico abilitato per redigere la pratica che abbia all’attivo un corso di formazione abilitante alla certificazione energetica. La certificazione APE è obbligatoria in diversi casi, fra i quali:
- trasferimento di proprietà o di locazione;
- nuovo edificio per ottenerne l’agibilità;
- ristrutturazione strutturale;
- edifici esistenti di uso pubblico con calpestabile superiore ai 250 metri quadri;
- edifici esistenti nel caso in cui sia compresa la gestione degli impianti termici da parte di terzi.
L’Attestato di Prestazione Energetica in pratica sottolinea come gli edifici debbano essere certificati e conformi agli standard sul piano del risparmio energetico e dell’efficienza degli impianti, in particolare incentivanto la costruzione di edifici a energia quasi zero.
Detrazioni fiscali
Un altro importante incentivo per aumentare il risparmio energetico globale nel nostro Paese sono gli ecobonus, il cui importo è fissato annualmente dal governo all’interno della Legge di Bilancio. I bonus fiscali disponibili per l’efficientamento energetico possono essere beneficiati:
- Per singole unità immobiliari
- Per interventi su parti comuni di edifici e condomini
Gli sgravi fiscali previsti per gli interventi sulle unità immobiliari hanno aliquote di detrazione assai diverse a seconda dell’intervento e del risparmio energetico da esso apportato:
- 50% di aliquota detrazione per interventi su serramenti, infissi, caldaie a biomassa, caldaie a condensazione classe A e schermature solari
- 65% di aliquota detrazione per interventi più incisivi, come una riqualificazione globale dell’edificio, l’acquisto di caldaie a condensazione classe A+, scaldaacqua a pompa di calore (PDC), coibentazione involucro della casa, collettori solari.
- 70% di aliquota detrazione per interventi di efficientamento energetico su parti comuni condominiali
- 75% di aliquota di detrazione se la percentuale di superficie coibentata nelle parti comuni condominiali è superiore al 25% del totale dell’area.
- 80% di aliquota di detrazione, se oltre alla coibentazione si interviene riducendo di una classe almeno il rischio sismico
- 85% se le classi di rischio sismico vengono ridotte di due o più classi.
Il conto termico
Il così detto Conto Termico è un altro sgravio fiscale concesso a chi vuole rendere più efficiente il suo impianto di riscaldamento e condizionamento dell’aria ed è valido sia per privati cittadini che per imprese o pubbliche amministrazioni. In pratica incentiva la produzione di energia termica da fonti di energia rinnovabile ed è gestito direttamente dal GSE nazionale, nel cui sito si può anche trovare un catalogo che comprende tutti gli apparecchi che, se acquistati, consentono di accedere agli sgravi fiscali disponibili e ai fondi stanziati per il bonus, che attualmente sono fissati in 900 milioni di euro l’anno. Le quote di incentivazione sono:
- 65% di aliquota di detrazione per demolizione e ricostruzione di edifici a energia quasi a zero
- 40% di aliquota di detrazione per interventi di coibentazione e per l’acquisto di caldaie a condensazione
- 50% di aliquota di detrazione se si interviene con lavori per l’isolamento termico in zone classificate secondo l’unità di misura Grado/Giorno nelle zone E e F (quindi i comuni con temperature più rigide per un periodo superiore dell’anno)
- 65% di aliquota di detrazione per chi sostituisce gli impianti di riscaldamento tradizionali con pompe di calore, caldaie a biomassa, sistemi ibridi o solare termico.
Piccoli trucchi per risparmiare energia
Sicuramente la sostituzione degli impianti, la coibentazione e la costruzione degli edifici secondo la normativa vigente sono dei punti fondamentali per l’efficientamento energetico della propria casa e degli edifici in generale. Tuttavia ci sono una serie di buone pratiche che è possibile seguire per risparmiare ulteriormente:
- Disattivare la modalità stand-by degli apparecchi elettronici, preferendo spegnerli per diminuire il consumo energetico, pur minimo.
- Usare la lavatrice e la lavastoviglie solo a pieno carico, e se è possibile in modalità eco.
- Sostituire le lampadine tradizionali con le più moderne lampadine LED, che alla lunga garantiscono un risparmio che arriva fino al 90% di consumi in meno rispetto alle lampadine alogene e il 60% in meno del consumo delle lampadine fluorescenti.