Prodotti biologici
I prodotti biologici sono caratterizzati da un termine di etichettatura che viene utilizzato su un’ampia varietà di alimenti che sono stati prodotti con metodi e pratiche naturali. In Italia l’etichetta “Bio” è rilasciata dagli Organismi di certificazione di prodotto accreditati secondo la norma ISO/IEC 17065. A loro volta gli organismi sono approvati da ACCREDIA, l’Ente Italiano per l’Accreditamento degli Organismi di Controllo. Il biologico è anche uno dei migliori passi da seguire per salvaguardare la qualità del cibo e dell’ambiente.
Molte persone pensano a “biologico” nel senso di “amico della terra”. Anche se questo significato è spesso vero, potrebbe essere fuorviante per certi aspetti infatti le normative organiche si concentrano sulle pratiche agricole e sull’allevamento nelle loro fasi di produzione alimentare, che possono essere monitorate e controllate per ridurre il rischio di contaminazione degli alimenti e per migliorare la qualità complessiva degli alimenti. Ma per la maggior parte, le normative sul biologico non si interessano di affrontare questioni più complesse che riguardano lo sfruttamento della terra e la sostenibilità.
Prodotti biologici: cosa sono?
Molte persone non sono completamente sicure del significato preciso della parola “biologico” o “coltivato biologicamente” sulle etichette degli alimenti. Una delle loro preoccupazioni è se possano fidarsi o meno che l’etichetta in questione assicuri che gli alimenti siano stati coltivati o prodotti senza l’uso di sostanze chimiche potenzialmente pericolose. La prima cosa da tenere a mente è che il termine “biologico” può essere applicato a una varietà di diversi tipi di alimenti. Possono essere considerati biologici sia i prodotti agricoli sia i prodotti di allevamento e derivati come carne, pollame, uova e latticini. Gli alimenti biologici sono prodotti da agricoltori e allevatori che utilizzano nei loro processi produttivi le risorse rinnovabili e tengono in considerazione la qualità del suolo e dell’acqua per migliorare la qualità dei cibi e preservare l’ambiente. La carne biologica, le uova e i latticini certificati come biologici infatti provengono da animali a cui non vengono somministrati antibiotici o ormoni della crescita. Stesso discorso vale per le colture come frutta e verdura. Il cibo biologico viene prodotto senza l’utilizzo della maggior parte dei pesticidi chimici più diffusi e di altre pratiche considerate dannose per la salute. Prima che un prodotto possa essere etichettato come “biologico” l’ente addetto alla certificazione ispeziona l’azienda che ha richiesto la certificazione, per assicurarsi che il produttore stia seguendo tutte le regole necessarie per soddisfare gli standard di legge. Anche le aziende di trasformazione che si occupano di alimenti biologici, prima di distribuire i loro prodotti al supermercato o al ristorante, devono essere certificate.
Come produrre cibo biologico
La differenza fra prodotti biologici e altri tipi di alimenti riguarda principalmente le pratiche e le sostanze utilizzate durante i processi di coltivazione. Per avere un certificato di cibo biologico infatti il produttore deve evitare:
- La maggior parte dei fertilizzanti e dei pesticidi chimici
- Concimi derivanti da fanghi di fogna
- Ingegneria genetica
- Ormoni della crescita
- Irradiazione alimentare per la conservazione dei cibi
- Antibiotici
- Ingredienti artificiali
- Additivi sintetici
Coltivazione di frutta e verdura biologica
Per poter ottenere il certificato che attesta la produzione biologica, frutta e verdura deve essere prodotta senza l’uso di sostanze chimiche, ovvero pesticidi, erbicidi e fertilizzanti sintetici, eccetto quelli previsti dalle norme. Inoltre, nessuna sostanza proibita può essere stata applicata al terreno nei tre anni precedenti il raccolto. L’area di coltivazione biologica deve avere confini ben definiti e “zone cuscinetto” che impediscano alla coltura di entrare in contatto con sostanze proibite provenienti da terreni contigui. La fertilità del suolo e la gestione dei nutrienti dei raccolti devono essere effettuati in modo da migliorare le condizioni del suolo, ridurne al minimo l’erosione e prevenire la contaminazione del raccolto, deò suolo o dell’acqua da parte di organismi patogeni o metalli pesanti.
I metodi di coltivazione biologica possono includere:
Uso della rotazione delle colture
Uso di concime animale compostato con rapporti specifici di carbonio/azoto
Uso di materiali vegetali non compostati
Allevamento biologico
La produzione biologica di carni, uova e latticini è gestita con l’intento di integrare pratiche culturali, biologiche e meccaniche per promuovere il riciclaggio delle risorse, promuovere l’equilibrio ecologico e la biodiversità. Le pratiche aiutano a proteggere il suolo, le acque sotterranee, forniscono condizioni di promozione della salute per gli animali e infine aiutano a promuovere la salute del consumatore. Il bestiame deve essere alimentato con razioni composte da prodotti agricoli, pascoli e foraggi che sono prodotti biologicamente. L’allevatore deve fornire le condizioni per mantenere e promuovere la salute e il benessere del bestiame, tra cui:
- Razioni nutrizionali sufficienti
- Alloggio adeguato, pascolo, condizioni igienico-sanitarie
- Condizioni che consentono esercizio, libertà di movimento e riduzione al minimo dello stress degli animali
I divieti riguardanti i mangimi animali includono:
- Somministrazione di farmaci animali in assenza di malattia
- Uso di ormoni della crescita
- Uso di supplementi alimentari in quantità superiori a quelle per un’alimentazione adeguata
- Uso di sottoprodotti di macellazione di mammiferi o pollame per mangimi
- Uso eccessivo di additivi per mangimi
- Somministrazione sistematica di parassiticidi sintetici
Vantaggi dei prodotti biologici
Secondo le analisi scientifiche dedicate all’argomento e le ricerche più complete eseguite fino ad oggi, i prodotti biologici hanno più composti antiossidanti rispetto a prodotti coltivati con altri metodi: questo è legato a una maggiore genuinità rispetto agli alimenti normali perché i livelli di metalli e pesticidi tossici contenuti sono inferiori. I ricercatori hanno trovato livelli molto più alti di cadmio, un metallo tossico, nelle colture convenzionali. Inoltre, i residui degli antiparassitari sono stati trovati su colture convenzionali quattro volte più spesso rispetto agli alimenti biologici.