Misuratore di pressione
Noto anche con il nome di sfigmomanometro, il misuratore di pressione è uno strumento che viene utilizzato per definire, non solo in ambito medico ma anche in un contesto casalingo, la pressione arteriosa. Esso permette di ottenere sia la minima che la massima: la prima è la pressione sanguigna diastolica, mentre la seconda è la pressione sanguigna sistolica.
Allo stato attuale sul mercato si possono trovare misuratori di pressione di diversi tipi, che si differenziano in base alle modalità di funzionamento: si ha a che fare, in particolare, con i misuratori elettronici, che sono automatici, e con i misuratori analogici, che sono manuali. In questo secondo caso, all’operatore sono richieste competenze specifiche che permettano la determinazione della pressione del sangue. Viceversa, con uno strumento automatico, chiunque ha la possibilità di verificare i valori desiderati anche senza particolari conoscenze mediche.
La pressione sanguigna
In un soggetto adulto sano, la pressione sistolica, cioè la massima, dovrebbe essere compresa tra i 115 e i 120 mmHg, mentre la pressione diastolica, cioè la minima, non dovrebbe essere inferiore ai 75 mmHg né superare gli 80. L’unità di misura a cui si fa riferimento, i mmHg, corrisponde ai millimetri di mercurio.
Vale la pena di mettere in evidenza che la pressione arteriosa viene ritenuta un parametro vitale di importanza fondamentale: ecco perché, anche se una minima fino a 90 mmHg e una massima fino a 140 mmHg possono essere reputate normali, è comunque consigliabile dare notizia al proprio medico di base nel caso in cui si dovessero riscontrare questi valori.
Nel momento in cui i valori pressori dovessero risultare alterati, non solo verso l’alto ma anche verso il basso, il paziente potrebbe andare incontro a un potenziale rischio per la propria salute o addirittura per la propria vita, non solo perché essi potrebbero essere la conseguenza di una malattia che non è stata ancora diagnosticata, ma soprattutto per le complicanze a cui si potrebbe andare incontro. Un esempio su tutti è quello relativo all’ipertensione, che può determinare un’insufficienza cardiaca o un attacco di cuore.
Misuratore di pressione: quanto costa?
Per i misuratori di pressione i costi variano in funzione di una vasta gamma di fattori:
- la ditta produttrice
- la marca
- la tipologia di prodotto (automatico o manuale)
- le funzioni a disposizione
Negli strumenti elettronici, infatti, può essere prevista la presenza di una serie di funzioni, tra le quali vale la pena di menzionare:
- la sveglia
- il calendario
- l’orologio
- la possibilità di connessione con lo smartphone
- la possibilità di memorizzare i valori in archivio
In linea di massima, comunque, se si opta per un dispositivo manuale si oscilla tra i 20 e gli 80 euro, mentre si possono superare i 100 euro per i modelli elettronici che presentano funzioni multiple.
Guida alla scelta
I misuratori di pressione possono essere acquistati, oltre che online, nei punti vendita specializzati in articoli sanitari e nella maggior parte delle farmacie.
Per scegliere lo strumento più in linea con i propri bisogni, è sempre opportuno valutare la praticità di utilizzo e la semplicità del modello a cui si fa riferimento, ma anche il suo livello di affidabilità e il grado di precisione che riesce a garantire nel momento in cui le misurazioni vengono effettuate. Inoltre, è utile puntare su un prodotto che non richieda chissà quali competenze per essere maneggiato e gestito: per esempio è necessario avere una notevole dimestichezza con i misuratori a mercurio, che presuppongono una perfetta consapevolezza delle modalità di misurazione manuale.
Come si usa
Il misuratore è costituito da un manometro, da un manicotto o da una pompa. Il manicotto deve essere posizionato intorno al braccio: è opportuno che la sua collocazione, in corrispondenza dell’altezza del cuore, sia il più possibile precisa, per essere certi che la misurazione non sia alterata. Nel momento in cui dentro al manicotto viene pompata dell’aria, sul braccio si genera una pressione maggiore ai 120 mmHg che rappresentano la massima. Per capire se si è arrivati o meno alla pressione massima, è sufficiente fare riferimento al segnale acustico che viene prodotto dallo strumento. La pressione può essere abbassata attraverso una valvola che, nella maggior parte dei casi, è ubicata in prossimità della pompetta. Il primo schiocco segnala la pressione di massima, mentre quando lo schiocco si conclude è possibile verificare la minima.
Guida al corretto utilizzo
Per usare il misuratore in modo appropriato è bene avere l’accortezza di:
- eseguire le misurazioni ogni giorno più o meno alla stessa ora
- eseguire le misurazioni stando in posizione seduta
- eseguire le misurazioni tenendo il polso all’altezza del cuore
In particolare, è necessario che l’avambraccio sia appoggiato su una superficie piana, come quella di una scrivania o di un tavolo, così che lo stesso si trovi all’altezza del cuore. In caso contrario, si corre il rischio di avere a che fare con imprecisioni determinate dalla pressione differenziale idrostatica tra il cuore e il braccio.
L’importante è che la misurazione non venga eseguita dopo che si è compiuto uno sforzo fisico, come per esempio una corsa o un giro in bicicletta: è meglio che l’organismo sia in condizioni normali. Può essere utile anche eseguire più misurazioni per poi calcolare la media tra i vari risultati rilevati.