Miglior estrattore
La ricerca del miglior estrattore permette di scoprire una grande varietà di proposte sul mercato, che si differenziano a seconda delle prestazioni che garantiscono e, di conseguenza, in base al prezzo.
Philips Avance Collection
- molto densi e corposi, al punto che possono essere considerati delle vere e proprie alternative rispetto ai pasti;
- decisamente nutrienti, dal momento che le vitamine si preservano senza che le temperature si alzino più del necessario;
- estremamente salutari, grazie alla presenza di fibre, che agevolano il transito intestinale e sono una vera manna per chi deve tenere sotto controllo la glicemia.
La tecnologia Gentle Squeezing di Philips Avance Collection ha la capacità di adattarsi alle consistenze più diverse: proprio per questo motivo si dimostra efficace sia con i frutti più morbidi, come i meloni o le prugne, che con gli ortaggi più fibrosi e duri, come i finocchi e le carote. In ogni caso, le qualità nutrizionali si mantengono intatte.
Tra le altre peculiarità di questo elettrodomestico del marchio olandese si segnala la presenza di due bicchieri di raccolta – di cui uno destinato ad accogliere la polpa e l’altro destinato ad accogliere il succo – con una capienza di 1 litro e mezzo. Ma non è tutto, perché un altro pregio importante va individuato nel sistema anti-goccia, che assicura gli standard di efficienza più elevati e permette al prodotto di rimanere sempre pulito. In una struttura elegante e robusta, si fa notare l’uscita per gli scarti, abbastanza larga da consentire un flusso regolare. Ovviamente tutti i pezzi possono essere smontati con facilità per poi essere messi in lavastoviglie, così da poter essere igienizzati anche ad alte temperature.
OneConcept Jimmie Andrews SlowJuicer è il miglior estrattore in vendita?
- i consumi di elettricità decisamente contenuti
- la facilità di pulizia
- la stabilità assicurata da una base di appoggio comoda, che si rivela utile per evitare ogni genere di vibrazione.
In un solo passaggio è possibile raccogliere fino a 1 litro di succo: si tratta, insomma, di un prodotto dalle dosi generose, oltre che conveniente dal punto di vista economico.
Bosch MES25A0
Si tratta di un modello entry level, ma non per questo meno performante rispetto alle alternative che rientrano in fasce di prezzo più elevate. La dotazione è completa e studiata per garantire il massimo del comfort, come si può intuire dalla larghezza dell’apertura, che consente l’inserimento di ortaggi o frutti a pezzi o interi.
L’acciaio inox del microfiltro è destinato a durare a lungo nel tempo e a resistere senza difficoltà all’usura, mentre la chiusura ermetica è sinonimo di sicurezza e scongiura ogni imprevisto. Da sottolineare la capacità del contenitore destinato alla raccolta degli scarti, che arriva a 2 litri, mentre quella del contenitore per il succo è di 1.2 litri.
Slow Juicer Panasonic MJ-L500
Il prezzo è più basso rispetto ad altri modelli con funzioni simili, e questo non può che essere un vantaggio per chi presta attenzione al portafoglio e ha a disposizione un budget limitato. Anche Panasonic è un marchio che non ammette contestazioni in questo ambito, come si può intuire dalla quantità di funzioni di cui si può fruire.
La velocità di azione è estremamente bassa: 45 giri al minuto, vale a dire meno di 1 giro al secondo. Per effetto di tale peculiarità, la spremitura avviene a temperatura ambiente, e ciò permette di non compromettere le qualità nutrizionali di alcune vitamine termolabili, cioè sensibili al calore.
I succhi che ne derivano sono tanto buoni quanto nutrienti, ma non è questa la sola dote importante dell’estrattore di Panasonic, utile anche per creare dei gelati salutari. Basato su un sistema di estrazione in acciaio inox, è dotato di componenti che possono essere rimossi senza difficoltà e puliti in lavastoviglie.
RGV 110600 Juice Art
A che cosa serve un estrattore di succo
Un estrattore di succo si rivela un alleato prezioso in ogni cucina, specialmente per le mamme e i papà che fanno fatica a convincere i propri figli a consumare frutta e verdura: grazie a succhi colorati e naturali, la somministrazione di questi preziosi alimenti risulta più semplice.
Se è vero che le indicazioni della Fao diffuse dall’Unione Europea raccomandano di consumare ogni giorno almeno 400 grammi di frutti e ortaggi, ecco che un estrattore può rendere più semplice il conseguimento di questo obiettivo. I succhi preparati in casa sono privi delle enormi quantità di zucchero che vengono aggiunte ai succhi del supermercato, e inoltre possono essere consumati in qualsiasi momento, sia in casa che fuori.
I tempi di digestione sono estremamente rapidi, nell’ordine di una quindicina di minuti, mentre il tasso di assorbimento è oltre il triplo rispetto a quello dei cibi solidi.
Nel momento in cui ci si accinge a scegliere un estrattore, vale la pena di valutare non solo i prezzi dei vari modelli, ma anche il loro design, la loro capacità estrattive e le loro esigenze dal punto di vista della manutenzione.
La coclea
Un elemento fondamentale di ogni estrattore è la coclea, che può essere a doppio albero orizzontale, singola verticale o singola orizzontale. Quest’ultima è presente sui modelli caratterizzati da un maggiore grado di complessità e permette di estrarre il succo dai frutti di bosco, dalle verdure a foglia e in generale dai frutti di dimensioni contenute. La coclea verticale, invece, è meno ingombrante, anche se presenta il difetto di essere un po’ più scomoda dal punto di vista della pulizia. Essa può essere a doppia lama o a lama singola: nel primo caso, la seconda lama serve a spingere il frutto o l’ortaggio verso il basso. La coclea a doppio albero orizzontale offre una resa ottimale ma è piuttosto lenta. Per quel che concerne i filtri, invece, si distingue tra quelli classici e i modelli in Ultem o Tritan.
Infine, un consiglio: è bene usare un estrattore per non più di mezz’ora di seguito, così da evitare che esso si surriscaldi. Come detto, con l’aumentare delle temperature vengono compromesse le qualità delle vitamine: i succhi rimangono ovviamente buoni e gustosi, ma non sono così nutrienti come quelli realizzati a temperature più basse.