Miglior dentifricio sbiancante
La ricerca del miglior dentifricio sbiancante è molto importante per tutti coloro che hanno la necessità di contrastare la comparsa e la diffusione delle macchie sui denti. La rimozione delle discromie dentali può essere effettuata attraverso un’azione chimica (con l’impiego – per esempio – delll’esametafosfato di sodio) o un’azione meccanica (ovvero tramite l’applicazione di particolari paste abrasive che agiscono sulla superficie dentale): nel primo caso è necessario rivolgersi a un professionista del settore, mentre nel secondo è possibile una gestione domiciliare del trattamento, utilizzando prodotti ad hoc.
In commercio sono numerosi i dentifrici ad azione sbiancante: nelle prossime righe prenderemo in considerazione, tra l’altro, le caratteristiche di:
- AZ 3D White Luxe Bianco Shock
- Blanx White Shock
- Gum Original White
- Sensodyne Ripara e Proteggi
Alla ricerca del miglior dentifricio sbiancante: le proposte sul mercato
Le offerte degli altri marchi
Dr. Organic e altri dentifrici poco noti
Chi è alla ricerca di un dentifricio biologico può trovare una risposta davvero conveniente in Dr. Organic: si tratta di un prodotto a base di ingredienti naturali tra cui l’aloe vera, la silice, l’ippocastano e l’arnica. Questo prodotto è particolarmente indicato alle persone che soffrono di ipersensibilità gengivale, ma anche – più in generale – a tutti coloro che desiderano prevenire e contrastare la comparsa delle carie. Il suggerimento è quello di utilizzarlo regolarmente e per un periodo di tempo prolungato; se si vuole approfittare di uno sbiancamento completo è preferibile optare per la versione all’aloe vera con azione whitening. Dr. Organic è un esempio di dentifricio poco noto al grande pubblico ma che non per questa ragione merita di essere trascurato.
Medesimo discorso per Regenerate di Enamel Science, un prodotto che vanta:
- la capacità di ridurre la sensibilità dei denti
- un effetto eccellente per la protezione dalle carie
- ottime doti per la rigenerazione dello smalto
Curaprox, invece, propone White is Black, un dentifricio che proviene dalla Svizzera e che si avvale della presenza del carbone attivo per rimuovere le macchie senza danneggiare in alcun modo i denti. Il prezzo è decisamente elevato, fino a sette o otto volte superiore a quello di un dentifricio tradizionale, e anche la reperibilità può costituire un problema di non poco conto. Se, però, si è disponibili a superare questi inconvenienti, Curaprox è garanzia di affidabilità e sicurezza.
Infine, merita di essere menzionato Parodontax Whitening, la cui azione è mirata da un lato allo sbiancamento dentale e dall’altro a contrastare la malattia parodontale. Ricordiamo, inoltre, che – in seguito all’utilizzo – perdura nel cavo orale una piacevole sensazione di freschezza. Il gusto di questo dentifricio non è paragonabile a quelli tradizionali, in quanto è un po’ salato e ricorda per certi versi il sapore del bicarbonato: non c’è da preoccuparsi, comunque, perché dopo qualche settimana di utilizzo costante ci si abitua senza alcun problema. Parodontax è un marchio consigliato a tutte le persone che sono alle prese con gengive sanguinanti, arrossate o comunque irritate, anche se il suo impiego non sostituisce certo l’intervento di un dentista.
Che cosa fare se i dentifrici non sono sufficienti
Quelli sopradescritti sono i migliori dentifrici sbiancanti reperibili in commercio, nei supermercati o in farmacia. Non è detto, però, che il loro utilizzo sia sempre sufficiente a garantire un risultato ottimale: a volte, infatti, l’ingiallimento è a tal punto persistente che non basta un dentifricio per rimediare al problema; in questo caso è indispensabile ricorrere allo sbiancamento professionale effettuato da un dentista. Il professionista impiegherà degli agenti sbiancanti chimici (come per esempio il gel a base di perossido di idrogeno) che assicurano un’azione in profondità.
Insomma, una corretta igiene orale quotidiana basata sull’utilizzo di prodotti specifici non deve indurre a pensare che non sia necessario sottoporsi a visite regolari da un dentista.
Come funziona un dentifricio ad azione sbiancante
Prima di concentrarsi sull’acquisto di un dentifricio sbiancante, è necessario conoscere più da vicino il suo meccanismo di azione. In primo luogo va detto che un dentifricio di questo tipo si differenzia rispetto agli altri perché ha una forza abrasiva maggiore e perché è più granuloso. Il carbonato di magnesio e il carbonato di calcio sono le sostanze più utilizzate in tal senso: ovvero quelle che formano il cosiddetto bicarbonato.
Occorre sapere, inoltre, che esso non agisce direttamente sul colore intrinseco dei denti, visto che espleta un’azione unicamente esterna: a essere rimosse, in altri termini, sono le macchie in superficie, la cui presenza è dovuta alla nicotina, agli alimenti acidi e ai cibi e alle bevande pigmentose, come tè e caffè.
Per un trattamento più profondo, invece, è necessario ricorrere a sostanze capaci di penetrare all’interno della struttura dei denti.
Valutare i pro ed i contro
Nella maggior parte dei casi i dentifrici sbiancanti non devono essere impiegati tutti i giorni, ma vanno adoperati unicamente come trattamenti periodici; se proprio non si vuol fare a meno di un sorriso brillante e duraturo nel tempo, si può ricorrere a un collutorio al fluoro, da usare dopo che ci si è spazzolati i denti. I fili interdentali ad azione sbiancante costituiscono un’ulteriore opzione da valutare, perché permettono di agire tra i denti.
Quando si compra un dentifricio sbiancante, di qualunque marca esso sia, è molto importante valutarne i pro e i contro: il vantaggio consiste nella possibilità di eliminare le pigmentazioni in superficie mentre lo svantaggio è determinato da una limitata durata dell’azione nel tempo.
Non va dimenticato inoltre che i dentifrici di questo tipo devono essere utilizzati con uno spazzolino dalle setole morbide; in caso contrario, lo smalto rischia di essere rigato.