Artiglio del diavolo
Questa pianta, il cui nome scientifico è Harpagophytum procumbens, appartiene allo stesso genere del sesamo ed è della famiglia delle Pedaliaceae.
Si tratta di un’erbacea rampicante originaria dell’Africa orientale e meridionale: il suo nome è dovuto alle appendici uncinate che caratterizzano i frutti, il cui aspetto è molto simile a quello degli artigli. La specie si distingue per le piccole foglie erette e carnose e per i fiori singoli, di un bel colore porpora. Sono vari i nomi con cui tale pianta è famosa in tutto il mondo: in inglese, ad esempio, essa è conosciuta non solo come devil’s claw, ma anche come wood spider, “ragno di legno”.
La parte più utile è la radice tuberosa, o meglio le sue escrescenze laterali, che non a caso sono chiamate radici secondarie. Da queste parti del vegetale, infatti, si ricava una sostanza dotata di numerosi effetti benefici, noti sin dall’antichità in diversi paesi africani. Qui l’essenza ottenuta dall’erbacea in oggetto è adoperata da secoli per la preparazione di decotti digestivi e di medicinali per ridurre la febbre.
Le proprietà della pianta
L’Artiglio del diavolo possiede una serie di proprietà benefiche per l’organismo. Esso, innanzitutto, svolge un’efficace azione antinfiammatoria, confermata da molteplici ricerche e studi portati avanti nel corso del tempo: il principio attivo della radice cura differenti tipologie di infiammazione, dai semplici fastidi alle forme più gravi.
L’Harpagophytum procumbens, in aggiunta, è un valido antipiretico, ed è quindi in grado di abbassare la temperatura del corpo e di combattere gli stati febbrili. La pianta in questione funge anche da antidolorifico, ragion per cui è impiegata come ingrediente principale di farmaci e pomate contro i dolori articolari e i reumatismi.
Un’altra proprietà di questa particolare specie è quella ipocolesterolemizzante, che, come suggerisce il nome stesso, consiste nella capacità di ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. Un integratore ottenuto da questa erbacea, quindi, se consigliato dal medico è perfetto per accompagnare numerose diete e per supportare uno stile di vita sano. La pianta è ipouricemizzante, il che significa che limita l’acido urico nel plasma, e assicura anche un effetto digestivo.
Gli utilizzi
Da tutte le proprietà finora elencate si può capire quanto questo vegetale sia utile in moltissime circostanze. Di seguito sono indicate varie situazioni in cui è opportuno ricorrere a una simile soluzione:
- dolori alle ossa e alle articolazioni, mal di schiena, artrite reumatoide;
- contusioni e tendiniti;
- febbre;
- mal di testa causato da artrosi cervicale;
- gotta;
- cattiva digestione.
In generale, tale pianta è spesso raccomandata dagli esperti contro le infiammazioni che colpiscono l’organismo. Sono diversi i fattori all’origine dei dolori del corpo: questi ultimi possono essere ereditari, dovuti a traumi, a uno sforzo eccessivo, a un cambio di stagione, a un’intensa attività sportiva e così via. In ogni caso, questa specie della famiglia delle Pedaliaceae rappresenta un efficace rimedio al problema.
Non bisogna dimenticare, del resto, che già secoli fa popolazioni africane come i boscimani, gli ottentotti e i bantu si servivano della radice di questo vegetale per realizzare unguenti finalizzati alla cura dei dolori articolari.
Alcuni dei principali prodotti
L’Artiglio del diavolo è utilizzato per la preparazione di prodotti a uso sia interno sia esterno. Per quanto riguarda i primi, sono presenti sul mercato integratori sotto forma di compresse e capsule; ovviamente, essi vanno assunti su consiglio di un esperto rispettando le dosi indicate. Di solito un trattamento di questo genere non supera le due settimane, ma sarà il medico a fornire tutte le indicazioni necessarie. In erboristeria o negli shop online è possibile acquistare anche integratori in polvere, da sciogliere nell’acqua e da consumare al posto delle classiche tisane.
La pianta è disponibile anche come tintura madre in gocce, a sua volta da diluire in un bicchiere d’acqua. Inoltre, come rimedio contro le infiammazioni articolari è conveniente procurarsi una pomata o un gel a base di Harpagophytum procumbens: sulla confezione saranno riportate in ogni caso tutte le istruzioni per l’applicazione. Giova ribadire che, prima di qualunque utilizzo del vegetale in oggetto, bisognerebbe consultare il medico e stabilire le quantità adeguate alle singole esigenze.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Vi sono alcune occasioni in cui ricorrere all’essenza di tale pianta può essere sconsigliato. Ad esempio, talvolta si verifica l’interazione con farmaci antinfiammatori e anticoagulanti, con l’unico risultato di accentuarne gli effetti indesiderati. Meglio evitare, inoltre, una simile soluzione se si soffre di gastrite o di ulcere duodenali o gastriche: un integratore di questo tipo, infatti, stimola la produzione di bile e succhi gastrici.
Altre situazioni in cui possono nascere delle controindicazioni sono le seguenti:
- gravidanza e allattamento
- problemi di natura cardiovascolare
- calcoli alla cistifellea
- diabete mellito
Soprattutto in quest’ultimo caso un prodotto del genere può essere pericoloso per il suo carattere ipoglicemizzante, che potrebbe sommarsi a quello dei medicinali che già normalmente si assumono quando si contrae la patologia.
In aggiunta, nei soggetti particolarmente sensibili si verificano, anche se raramente, episodi di nausea, mal di stomaco e meteorismo. In tali circostanze è necessario rivolgersi al medico per modificare il dosaggio e le modalità di assunzione del prodotto.