Macchie sulla pelle
Le macchie sulla pelle, come suggerisce il nome, rappresentano una condizione che vede la presenza di piccole aree della pelle iperpigmentate, le quali si concretizzano in vere e proprie discromie. Possono essere circoscritte solo ad alcune aree del corpo, quali il viso e le mani, oppure colpire l’epidermide in ogni parte del corpo qualora rappresentino una vera e propria patologia.
Nella maggior parte dei casi le macchie cutanee non si rivelano dannose per la salute: tuttavia al contrario possono anche essere la causa di molteplici problematiche che richiedono un controllo medico. Per questo è sempre opportuno non sottovalutarle, rivolgendosi subito a un dermatologo professionista qualora compaiano in maniera improvvisa.
Cosa determina le macchie scure sulla pelle
Le macchie nere sulla pelle del viso, o che comunque presentano una colorazione scura, rappresentano una delle principali manifestazioni dell’invecchiamento cutaneo, determinati di fatto dall’inevitabile avanzare dell’età. Tuttavia le cosiddette macchie solari sulla pelle possono essere causate anche da altri fattori di origine differente e di varia natura, rappresentando in questo modo un evidente problema che affligge molte donne ma sovente anche gli uomini. In casi come questi solo il dermatologo sarà in grado di suggerire i trattamenti più appropriati o talvolta risolutivi.
Quali possono essere le cause principali che originano tali problematiche? Come già accennato, possono essere molteplici i fattori eziologici che possono determinare la comparsa di macchie cutanee e che esulano dall’età: tale inestetismo può dipendere anche da:
- Patologie infettive e non infettive quali ad esempio la psoriasi, la vitiligine o la couperose;
- Fattori genetici ed ereditari come nel caso delle efelidi e delle lentiggini;
- Fattori ormonali che in questo caso determinano il cosiddetto melasma o macchia gravidica dovuta appunto agli sbalzi ormonali tipici della gravidanza;
- Assunzione di farmaci specie se fotosensibilizzanti;
- Sostanze irritanti che a causa del contatto possono provocare fastidiose macchie cutanee spesso pruriginose.
A prescindere dalle cause scatenanti, le macchie sulla pelle sono la diretta conseguenza di alterazioni legate ai melanociti, le cellule deputate alla produzione di melanina che producono in eccesso, o in difetto, quantità alterate di tale pigmento. Questo determina una distribuzione di melanina disomogena che provoca chiazze più chiare o più scure a seconda dei casi, ma sempre particolarmente antiestetiche.
Macchie cutanee e fototipi
Soggetti che presentano una pelle particolarmente chiara, spesso accompagnata da capelli rossi, complice il caratteristico fototipo, possono essere colpiti da numerose macchioline sul viso che vengono definite efelidi o lentiggini.
Costituite da una sovraproduzione di melanina e solitamente circoscritte a piccole aree del corpo, sono caratterizzate da fattori prettamente genetici e non rappresentano una patologia bensì un disturbo benigno che negli ultimi tempi è stato rivalutato anche dai fotografi di moda e dai registi, i quali amano selezionare modelle e modelli il cui viso è caratterizzato da queste piccole, particolarissime e assai graziose macchie che in questo caso si trasformano semplicemente in un “tratto distintivo“.
Una pelle che vede la presenza di efelidi e lentiggini è di fatto molto delicata: necessita dunque di essere costantemente protetta, anche durante la stagione invernale, attraverso l’utilizzo di creme e cosmetici che proteggano efficacemente dall’esposizione ai raggi UV, fattore che ne intensifica la caratteristica colorazione rendendole di conseguenza più evidenti. Ideali sono quindi le formule che prevedano un SPF 30 o 50.
Macchie sulla pelle e disturbi della pigmentazione
Sovente le macchie sulla pelle risultano piuttosto antiestetiche ed evidenti: in questo caso apparirà più chiara o più scura ma in ogni caso disomogenea e irregolare, in molteplici aree del viso e del corpo. Il loro caratteristico colore può virare dal marrone al grigio, fino al bianco quando si parla di particolari patologie come la vitiligine.
Quando le macchie appaiono scure, si parla di iperpigmentazione, spesso causata da un’eccessiva esposizione al sole senza protezione, da fattori ormonali o ancora dall’utilizzo di farmaci o cosmetici fotosensibilizzanti in grado di rendere particolarmente evidenti anche esiti cicatriziali dati dall’acne giovanile, cicatrici o eruzioni cutanee.
Indicate erroneamente come macchie di fegato, in realtà nulla hanno a che vedere con le problematiche legate alle funzionalità di tale organo: traggono infatti origine da una mancata protezione volta a ridurre i danni dati dalle irradiazioni ultraviolette che colpiscono la pelle anche negli strati cutanei profondi, durante tutto l’anno e non solo in estate.
Macchie e discromie da melasma
Il melasma è una condizione in cui tendono a comparire macchie marroni sulla pelle che di norma colpiscono maggiormente il viso. Nella maggior parte dei casi il melasma è provocato da cambiamenti ormonali tipici delle donne in gravidanza assumendo anche il nome di “macchie gravidiche“. Questa tipologia di macchie discromiche può anche essere determinata anche dall’utilizzo di contraccettivi, terapie ormonali sostitutive o dall’eccessiva esposizione al sole.
Sebbene risulti più comune nelle donne, il melasma, detto anche cloasma, può colpire anche gli uomini. Non risulta tuttavia pericoloso e può migliorare sensibilmente mediante l’utilizzo di trattamenti topici specifici che svolgono un’efficace azione schiarente in presenza di macchie della pelle e iperpigmentazione.
Quando le macchie sulla pelle sono bianche
Le macchie bianche sulla pelle invece, il più delle volte rappresentano la manifestazione di una patologia come la vitiligine che determina appunto chiazze biancastre dalla forma irregolare sul viso e sul corpo o talvolta macchiette bianche sulle gambe. In questo caso i melanociti smettono di produrre melanina poiché muoiono o non svolgono adeguatamente le loro fisiologiche funzionalità
Le cause di tale patologia sono ad oggi piuttosto nebulose poiché può colpire indistintamente soggetti di tutte le età: tuttavia si ritiene chefaccia parte delle cosiddette malattie autoimmuni. Le macchie da vitiligine infatti possono comparire a qualsiasi età ed essere presenti su qualsiasi parte del corpomanifestandosi dapprima sotto forma di piccole striature bianche che progressivamente tendono ad estendersi.
Attualmente non esiste una vera e propria terapia risolutiva, tuttavia è possibile utilizzare anche in questo caso preparazioni farmaceutiche, prodotti per uso topico o integratori alimentari in grado di ridurre le eruzioni cutanee in maniera significativa e di arginare le macchie in piccole, relegandole a porzioni di pelle.
È opportuno infine ricordare che la vitiligine non rappresenta una patologia pericolosa o contagiosa. Molto spesso può accentuarsi nei periodi di forte stress, ed è per questo consigliato uno stile di vita sano o lo svolgimento regolare di attività fisiche in grado di liberare endorfine quali yoga o jogging.
Macchie da funghi
Alcune macchie cutanee possono altresì essere causate dall’attacco di particolari specie fungine e definite in questo caso micosi cutanee. Possono colpire ogni area del corpo ma tendono a localizzarsi su mani, piedi e unghie (micosi ungueali) poiché particolarmente esposte al contagio batterico e appaiono come macchie biancastre, meno comunemente rosse, accompagnate da secchezza, desquamazione e prurito.
Individuata la causa con il supporto di un medico dermatologo, possono essere facilmente eliminate in maniera risolutiva attraverso l’uso di farmaci o trattamenti antimicotici a uso topico o orale.
A giocare un ruolo fondamentale è sicuramente la prevenzione: è infatti opportuno proteggere sempre la pelle in tutti quei luoghi frequentati abitualmente da più soggetti come ad esempio gli spogliatoi comuni in palestra, in piscina, o in spiaggia avendo cura di seguire scrupolosamente le abituali norme igieniche previste.
Macchie rosse sulla pelle
La presenza di macchie rosse sulla pelle è di norma sinonimo di irritazioni, infiammazioni o manifestazioni allergiche. Possono essere infatti provocate da un eventuale contatto diretto con sostanze allergizzanti aggressive a cui la pelle risponde per difesa attivando eruzioni cutanee spesso tradotte con regioni discromiche di colore rosso, dolenti al tatto poiché esposte ad una maggiore irrorazione sanguigna.
Tali discromie possono trarre inoltre origine dall’utilizzo di sostanze, farmaci o trattamenti fotosensibilizzanti, fotoalergizzanti o fototossici in grado di scatenare reazioni allergiche semplicemente attraverso l’esposizione della pelle alla luce solare. In questo caso occorre semplicemente sospenderne l’utilizzo nell’immediato ricorrendo alla consulenza di un dermatologo in grado di prescrivere una terapia alternativa.
Come schiarire la pelle con cosmetici e creme
Se si desidera mantenere la pelle quanto più uniforme possibile e prevenire future depigmentazioni, discromie e danni dati da un’eccessiva esposizione solare, è importante introdurre nella propria beauty routine quotidiana, cosmetici in grado di garantire un’adeguata protezione. Per proteggere in maniera eccellente la pelle del viso sarà quindi opportuno applicare quotidianamente una crema idratante con fattore di protezione 50+.
In commercio sono facilmente reperibili, anche su prescrizione medica, cosmetici e trattamenti in grado di arginare e ridurre macchie e discromie attraverso una spiccata azione schiarente.
Si tratta di prodotti “antimacchia” che si avvalgono dell’azione spesso di elementi naturali o in grado di inibire la tirosinasi, ovvero l’enzima che si occupa della produzione di melanina. Alcuni esempi si concretizzano nell’idrochinone, l’acido citrico, l’acido lattico, l’acido glicolico, l’acido tricloroacetico, l’acido retinoico, l’acido azelaico, l’alfa-tocoferolo, l’acido cogico e l’acido ascorbico, tra i più efficaci agenti depigmentanti impiegati in ambito dermatologico.
Trattamenti dermatologici antimacchia
Se la presenza di macchie cutanee risulta invece massiccia non risolvibile mediante trattamenti cosmetici e terapie farmacologiche, è possibile ricorrere a specifici trattamenti dermatologici in grado di offrire risultati risolutivi quasi immediati e che consentono la rimozione, più o meno profonda degli strati cutanei superficiali in modo da eliminare le aree cutanee caratterizzate da una pigmentazione alterata.
Alcuni esempi sono dati dai peeling chimici, dai trattamenti laser, e ancora dalla microdermoabrasione e diatermocoagulazione, che tuttavia devono essere unicamente effettuati da un dermatologo o da un medico estetico professionista.