Fotovoltaico: normative edilizie ed ambientali
Fino a qualche decennio fa il fotovoltaico, pur essendo una soluzione vantaggiosa da un punto di vista ambientale, era considerato un progetto poco attuabile soprattutto per i costi di installazione molto elevati. Oggi, grazie anche alle nuove tecnologie che hanno consentito di calmierare i prezzi, installare un impianto fotovoltaico rappresenta invece un investimento a lungo termine che garantisce un risparmio notevole ed un ridotto impatto ambientale.
Affinché tutto si svolga a norma di legge, bisogna però seguire degli step fondamentali svolti da professionisti del settore che conoscano perfettamente le normative edilizie ed ambientali in vigore.
Per questo motivo si parte da un sopralluogo da parte dell’azienda selezionata, che deve valutare innanzitutto se è fattibile il progetto del fotovoltaico, e secondariamente capire come procedere all’installazione in modo professionale ed efficiente. Analizziamo nei seguenti paragrafi gli step necessari per l’installazione di un impianto fotovoltaico.
Perché il sopralluogo è così importante?
Ogni azienda seria, prima di procedere all’installazione di impianto fotovoltaici, effettua un sopralluogo sul posto per verificare la fattibilità del progetto. Non è sufficiente visionare l’edificio in foto per valutare e individuare tutte le possibili criticità che possono influire negativamente sul corretto funzionamento dell’impianto.
Il sopralluogo serve innanzitutto per conoscere il cliente e capire esattamente le sue necessità, così da proporre la soluzione più indicata. Inoltre serve per visionare le caratteristiche del luogo e fare una valutazione a 360°. Il tetto sul quale lavorare, l’esposizione solare ed eventuali ombreggiamenti sono solo alcuni degli aspetti da considerare.
Il sopralluogo serve anche al cliente per capire se scatta l’alchimia giusta con l’azienda e se ha i requisiti giusti per eseguire un intervento così importante. Per valutare la bontà di una consulenza il cliente deve valutare i seguenti aspetti:
- sopralluogo gratuito e senza impegno: il sopralluogo generalmente non viene pagato e serve al professionista per valutare diversi fattori. Né tanto meno il cliente è tenuto a sottoscrivere un contratto con quell’azienda, se ritiene di non fidarsi completamente;
- trasparenza: il cliente avrà molte domande, quindi l’azienda deve essere in grado di fornire risposte trasparenti senza tergiversare. In caso contrario è meglio diffidare;
- chiarezza: trasparenza e chiarezza camminano spesso di pari passo e così deve essere anche nel caso di una consulenza. Come è giusto che sia il cliente non è un esperto della materia, quindi le cose gli vanno spiegate con parole semplici e comprensibili;
- disponibilità: dopo l’installazione dell’impianto fotovoltaico l’azienda non deve abbandonare il cliente, ma seguirlo anche nelle fasi successive in caso di problemi o di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
L’installazione del fotovoltaico rientra tra gli interventi di edilizia libera?
Conoscere le normative edilizie ed ambientali è fondamentale per non commettere errori e rischiare di costruire addirittura un impianto abusivo. Un fotovoltaico generalmente rientra tra gli interventi di edilizia libera, quindi non è richiesta alcuna autorizzazione edilizia né comunicazione di inizio lavori. Attenzione però: in alcuni casi possono sorgere degli ostacoli all’installazione di pannelli fotovoltaici.
In particolare il DM 2 aprile 1968, relativo alle disposizioni da rispettare in termini di materia edilizia ed urbanistica, specifica che l’installazione di un impianto fotovoltaico non rientra tra gli interventi di edilizia libera se viene effettuata in “agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale”, quindi nei centri storici. La successiva normativa D. Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004 estende queste stesse regole a quelle aree protette da vincoli paesaggistici.
Tutti gli interventi eseguiti al di fuori dei centri storici o da aree protette rientrano quindi nell’edilizia libera; per le aree sottoposte ai suddetti vincoli si parla invece di manutenzione straordinaria. Nelle zone sottoposte a vincoli non è comunque richiesto il Permesso di Costruire, ma è sufficiente presentare una SCIA che è comunque obbligatoria.
Gli step per procedere all’installazione del fotovoltaico
Chiariti gli aspetti normativi da tenere a mente, possiamo concentrarci sugli step necessari per l’installazione del fotovoltaico con l’aiuto di una ditta esperta e qualificata. Ecco i passaggi:
- richiesta dell’autorizzazione e degli incentivi: questo passaggio burocratico può essere gestito tranquillamente dall’azienda, che si occupa della preparazione della documentazione tecnica e indica al cliente l’iter burocratico da seguire per accedere alle detrazioni previste;
- progettazione dell’impianto: conclusi tutti gli step burocratici e raccolti tutti i dati sull’edificio durante il sopralluogo, l’azienda può procedere alla stesura della progettazione che comprende il calcolo dell’irraggiamento solare, i materiali più indicati, la presenza o meno di un sistema di accumulo, le dimensioni dell’impianto ecc. In questa fase è possibile stimare anche la resa energetica ed il risparmio ottenibile;
- installazione dell’impianto: a questo punto si può procedere al montaggio, durante il quale l’azienda deve farsi carico del rispetto delle normative sia per quanto riguarda l’installazione stessa dell’impianto sia per garantire agli operai di lavorare in totale sicurezza;
- messa in funzione: eccoci all’ultimo step che prevede la notifica al Comune di “messa in funzione”;
manutenzione: un impianto fotovoltaico necessita di interventi di manutenzione ordinaria, che andrebbero quindi programmati con una certa periodicità. Sono da mettere in conto anche eventuali interventi di manutenzione straordinaria, determinati da eventi imprevisti o guasti improvvisi.