Miele di Manuka
Il miele di manuka è una scoperta piuttosto recente in Italia, perché le api lo producono a partire da un arbusto nativo della Nuova Zelanda. Come tutte le tipologie di miele, ha molte proprietà curative e rispetto ad altre tipologie di miele i suoi estimatori dicono possieda proprietà antibatteriche superiori ad altre tipologie di miele. Questo significa che consumare quotidianamente il miele può avere effetti benefici contro gli attacchi batterici, o addirittura riparare i tessuti danneggiati dalle infezioni nel caso del miele di manuka.
Per poter effettivamente godere delle proprietà antibatteriche del miele è molto importante non consumarlo troppo caldo: il processo di ebollizione infatti annulla le proprietà antibatteriche del miele e rende inefficaci i suoi principi attivi. Per questo bisogna aggiungerlo al latte o al tè caldi solo quando le bevande raggiungono temperature inferiori agli 80°C, anche se l’ideale sarebbe consumare il miele a temperatura ambiente, per mantenere inalterate tutte le sue proprietà curative.
Composizione del miele di Manuka
L’effetto antibatterico del miele di manuka è dato dalla sua composizione chimica. Oltre al perossido di idrogeno, che ha proprietà antibatteriche, il miele prodotto dal particolare arbusto neozelandese contiene grandi quantità di metilglossale (detto anche MGO), un potente antibatterico che si trova naturalmente nel nettare dei fiori di manuka utilizzato dalle api per produrre il miele: i livelli di MGO contenuti in questa particolare tipologia di miele sono per questo motivo molto superiori rispetto a tutti gli altri cibi presenti in natura ed è uno dei motivi che ha reso il miele di manuka così pregiato e ricercato in tutto il mondo. Maggiore è la concentrazione di metiglossale presente nella composizione del miele, più sarà alto il suo potere antibiotico, per questo motivo è sempre bene controllare le etichette prima di acquistarlo.
La scala UMF
Le percentuali di metiglossale contenute nel miele di manuka vengono rilevate tramite una specifica scala di valori, conosciuta con la sigla UMF (Unique Manuka Factor). Più è alto il valore di questa particolare scala, maggiore sarà il potere antibatterico e curativo del miele di manuka. Solitamente una percentuale inferiore a 10 non è rilevante e quindi il miele non può essere considerato “miele di manuka attivo”. Non dimentichiamo infatti che tutto il miele ha queste proprietà, per questo acquistare un miele di manuka con percentuali inferiori lo rende uguale a qualsiasi altro miele in commercio. Se si vuole usufruire delle proprietà speciali è bene verificare quindi la scale UMF prima dell’acquisto.
Il miele di Manuka nel trattamento di piccole ferite e ustioni
Questo particolare miele neozelandese è fenomenale nella cura di piccole ferite, escoriazioni o ustioni. Basta spalmare una piccola quantità di prodotto per avere dei benefici immediati e una più rapida rimarginazione della ferita. L’uso commerciale del miele di manuka è consigliato anche per altri disturbi o per la prevenzione di malattie come i tumori, il colesterolo alto, il diabete o anche i problemi gastrointestinali. Inoltre viene spesso utilizzato per migliorare le condizioni dei tessuti ulcerati, in special modo le ulcere agli arti.
Denti sani
Un altro uso di questo particolare miele è segnalato per la cura dei denti, in particolare per le gengiviti e altre malattie parodontali perché sembra essere efficace contro l’accumulo della placca, che alla lunga potrebbe danneggiare lo smalto dei denti e provocare problemi più gravi come la carie. Rispetto agli antibiotici famaceutici, non c’è il rischio che il miele di manuka provochi lo sviluppo di batteri resistenti al principio attivo degli antibiotici, i così detti superbatteri, che invece potrebbero presentarsi con un uso troppo prolungato o ripetuto nel tempo degli antibiotici più comuni.
Problemi gastrointestinali
Il miele di manuka è inoltre un valido supporto per chi soffre di sovracrescita batterica dell’intestino tenue (SIBO) e di reflusso acido gastroesofageo. Come segnalato nei paragrafi precedenti infatti, le note proprietà antibatteriche di questo prodotto naturale sono considerate efficaci per far tornare la flora batterica a livelli normali e combattere i “batteri cattivi” che causano i disturbi intestinali. In particolare, un batterio pericoloso correlato queste condizioni di salute, il Clostridium difficile, è risultato essere molto suscettibile agli effetti battericidi del prodotto. Per questo motivo, assumere quotidianamente almeno un cucchiaino di miele di Manuka è molto utile nel ridurre il reflusso acido e nel bilanciare il sistema digestivo, per curare lo stomaco e gli squilibri intestinali.
Cura dell’acne
Un altro disturbo piuttosto comune che può essere curato o tenuto sotto controllo grazie al miele di manuka è l’acne o anche l’eczema. Questo avviene soprattutto perché questo particolare composto naturale ha delle note proprietà antimicrobiche e cicatrizzanti, che impediscono all’acne di essere troppo aggressivo sulla pelle, calmando in maniera immediata l’infiammazione. Per contrastare l’acne e l’eczema è sufficiente spalmare una piccola quantità di miele di manuka sul viso o sulle zone da trattare, lasciare agire per 5 minuti e poi lavarsi con abbondante acqua tiepida e sapone neutro delicato. Bastano pochi giorni per notare i primi miglioramenti della pelle. Come sempre, la natura è un valido supporto per la cura della pelle e di molti problemi e fastidi, fermo restando che per le situazioni più gravi è sempre bene consultare un medico specialista e non affidarsi unicamente alle cure fai da te.